Oggi Academy vi racconta qualcosa di davvero speciale: il primo blogtour di SQcuola di Blog.

Io sono Sara Salvarani, studentessa di Classe V e devo ammettere che di blogtour non ne avevo mai fatti. Bloggo dal 2006 ma ancora questa esperienza mi mancava.

Domenica 27 ottobre ho colmato questa lacuna e l’ho fatto per #VerdiMuseum un progetto che mi appassiona e che mi sta coinvolgendo sempre di più.

Facciamo un passo indietro: il 25, 26 e 27 ottobre a Parma si sono tenuti gli #SDBAwards, ovvero l’evento semestrale che SQcuola di Blog dedica alla presentazione dei nuovi project work, alla formazione e alla divulgazione di una sana cultura del #SMM.

Io ero coinvolta in modo diretto per la gara #BattleRoyale che si è tenuta il venerdì pomeriggio e su cui non mi dilungo perché ne potete trovare un resoconto completo in questo post.

Quello che voglio raccontarvi è proprio il blogtour di domenica ideato per lanciare in modo originale il progetto #VerdiMuseum che SQcuola di Blog sta realizzando in collaborazione con il Comune di Parma.

Iniziamo dicendo che io amo Giuseppe Verdi e la musica lirica, tanto che uno dei regali di nozze che ho preferito sono stati tre cofanetti di altrettante opere, due delle quali verdiane: Nabucco e La Traviata (il terzo era il Don Giovanni).

Perciò capirete che quando sono stata costretta a scegliere fra #BattleRoyale e #VerdiMuseum come progetto per gli #SDBAwards sono stata molto combattuta e questo tour è stata un’occasione di ricongiungere le mie due anime divise.

Domenica mattina sono arrivata davanti al Teatro Regio di Parma piena di voglia di divertirmi, ma mai avrei immaginato quello che mi aspettava!

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Siamo stati accolti dal personale della SQcuola (e soprattutto dai fantastici tortellini al forno della mamma del nostro Preside) che ci ha assegnato delle fluorescentissime pettorine colorate, dividendoci così in tre Armade come da tradizione SQcuolastica: Aida, Otello e Nabucco.

Io sono finita nell’Armada Nabucco, fiera come non mai visto che è la mia opera verdiana preferita.

Guidati dai nostri VicePresidi Davide Morante e Guglielmo Cornelli ci siamo diretti alla prima venue prevista per noi: Galleria Nazionale.

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Siamo entrati e l’unica parola per descrivere quello che ho provato è estasi.

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Teatro Farnese mi ha affascinata con il suo legno meravigliosamente scolpito, assemblato, intagliato. Con la sua struttura a chiglia di nave rovesciata. Con il profumo del legno che regna ancora dopo tutti questi secoli, dopo il bombardamento del ’44 e la ricostruzione, dopo centinaia di rappresentazioni e migliaia di persone che ne hanno occupato gli scranni.

E poi siamo stati portati nel vero e proprio Museo di Galleria Nazionale.

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Credo che non ci siano abbastanza parole per definire quella meraviglia, per raccontare le sensazioni che dagli occhi arrivano ad abbracciare lo spirito davanti a quadri del Beato Angelico, del Correggio, Di Goya o di Canaletto.

Ma il tempo era tiranno, e soprattutto lo era Davide Morante che orologio alla mano ci ha portati alla Corale Verdi, circolo di melomani appassionati con un suo coro verdiano estremamente preparato.

Non ci aspettavamo certamente un’accoglienza così calorosa.

La Corale schierata al gran completo ci ha deliziati di un Va’ Pensiero emozionante. Sono riuscita a riprendere per poco più di un minuto, poi la mano ha iniziato a tremare e mi sono trovata lì, sulle rive di Babilonia con quel popolo esiliato, reso schiavo, maltrattato e che comunque sognava la sua terra, pronto a lottare pur di rivederla.

Dall’orecchio al cuore alla pelle, la musica ti prende e ti porta lontano cambiando il tuo modo di vedere il mondo e lasciandoti il dono più grande: la passione per la vita.

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Dopo averci fatto dono anche di due brani della Traviata, i fantastici membri della Corale ci hanno offerto un aperitivo a base di parmigiano, ciccioli, prosecco e spongata.

Qui l’Armada si è ammutinata grazie al VicePreside Guglielmo che si è unito a noi davanti a tutto quel ben di dio costringendo Davide a una sosta forzata (che poi…non è che mi sia sembrato così affranto eh!).

Ancora qualche centinaio di metri ed eccoci alla venue dove ci avrebbero accolti per il pranzo: Parma Lirica.

La dicitura “circolo culturale” non è altisonante ma completamente rispondente alla realtà!

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Mentre placavamo la fame davanti a un banchetto degno di Giuseppe Verdi (e dove troneggiava la torta torronata che lui amava, preparata per l’occasione dalla Santa Mamma del Preside Alfieri), abbiamo ascoltato discorsi tecnici fra melomani preparatissimi pronti a raccontarci aneddoti meravigliosi pieni di storia e di amore per la musica.

Un’altra passeggiata e siamo arrivati davanti a Palazzo Pigorini, sede di uno splendido museo fotografico, ma dove io e Davide non siamo entrati.

Troppa stanchezza, troppe notti in bianco a preparare #BattleRoyale, troppo bisogno di riordinare i pensieri dopo una giornata così piena di sensazioni.

Abbiamo visto cose incredibili, abbiamo ascoltato musica e parole che ci hanno arricchito, abbiamo sentito sulla pelle la potenza della musica e abbiamo gustato i prodotti di questa nostra generosa terra emiliana.

Questo mio primo blogtour è durato poco ma mi ha regalato tanto, quindi mi raccomando: seguite #VerdiMuseum, ne varrà la pena! Dal territorio alla musica attraverso le persone. Ecco cos’è #VerdiMuseum.

I link del progetto:

One thought on “#VerdiMuseum un blogtour per i cinque sensi

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