Da quando è stato ideato, sviluppato e lanciato sul mercato, nel Luglio 2006, Twitter è divenuto ben più di un servizio di social networking e microblogging.
Oggi viene utilizzato per svariate situazioni: dagli status di aggiornamento personali, alla comunicazione aziendale passando dagli eventi di “live blogging” per eventi e programmi TV.

Infatti, grazie ai messaggi di testo lunghi al massimo 140 caratteri, risulta essere intuitivo e di facile utilizzo, soprattutto come mezzo di informazione.

E’ possibile quindi riuscire ad avere uno strumento per la comunicazione digitale all’avanguardia e aggiornato in tempo reale da parte delle testate giornalistiche che hanno puntato parecchio su questo nuovo mezzo comunicativo: il valore aggiunto del social network, inventato da Jack Dorsey, è la rapidità con cui la notizia è postata, retwittata e commentata dai suoi follower, e non ha paragone con qualsiasi altro mezzo d’informazione.

Oltretutto c’è chi ha fatto dei social network il proprio lavoro: dai social media strategist, che lavorano a stretto contatto con gli obiettivi dell’azienda con cui collaborano, ai Social Influencer, professionisti altamente specializzati e attivi sui social network da molto tempo, che producono informazioni su uno o più settori di riferimento e che hanno un grande seguito sul web.

Sono milioni le persone in Italia che seguono costantemente i canali Twitter delle testate giornalistiche, dei partiti politici o dei programmi televisivi preferiti, per informarsi in tempo reale sulle novità che possono essere pubblicate.

Infatti, oltre all’editoria, sono frequenti i messaggi postati via twitter dai rappresentati politici di spicco, o di altre autorità come presidenti di Stato: un esempio di successo e sotto l’occhio di tutti è il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, che ogni giorno aggiorna costantemente i suoi 41 milioni di follower.

Anche le reti televisive hanno modificato il loro modo di rapportarsi con il pubblico inserendo un hashtag per ogni programma TV, spingendo i telespettatori a far sapere la loro opinione e aumentando così il loro grado di coinvolgimento.

L’incremento dei “tweet” postati sul social network ne è una conferma e denota sicuramente la voglia da parte dei lettori e del pubblico, specialmente in caso di un programma tv live o una serie televisiva, di partecipare attivamente: negli ultimi anni l’hashtag legato a un evento è utilizzato per il “live twitting”, che accomuna virtualmente tutti gli spettatori creando una conversazione “di tendenza”, che indica oltre all’indice d’interesse generale dell’evento, anche quello di successo.

Questa nuova forma d’interazione permette al pubblico di ricevere più contenuti, fare domande, approfondire in caso di necessità i temi trattati.

Di questo, purtroppo, se ne sono accorti anche gli hacker: sempre più di frequente vengono “rubate” le password d’accesso degli account di persone influenti, dai politici ai VIP, in modo tale da riuscire a boicottare non solo l’immagine di questa persona, ma anche del social network stesso.

L’ultimo ad averne subito questo attacco è stato Casaleggio, promotore del Movimento 5 Stelle.
La notizia può essere letta qui :
http://www.repubblica.it/politica/2014/02/27/foto/twitter_hackerato_account_di_casaleggio-79749147/1/#1

Quanto Twitter è entrato a far parte della nostra vita?
Quanto ci fidiamo delle opinioni delle persone che seguiamo ogni giorno su Twitter?
Sarà davvero questo il social network di riferimento per la nostra informazione quotidiana, oppure rimarrà solo uno strumento di transizione?

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