Forse siamo di fronte ad un cambio epocale: i seo e i blogger smetteranno di snobbarsi vicendevolmente e sigleranno un patto di non belligeranza?
Credo proprio che siamo già dentro quel momento!
Blog vs Seo: perché?
Vi è sempre stata una forma di idiosincrasia (ovviamente non per tutti) tra le due aree seo e blog, quasi fossero due squadre di calcio contrapposte e colme di storie, contrassegnate da un astio insuperabile. ma perché?
Provo a dare delle spiegazioni stando attenta a non generalizzare, perché in tal modo non credo sia proprio un’ottima lettura della realtà; allo stesso tempo, però, bisogna anche semplificare e categorizzare per comprendere il mondo circostante.
C’è la tendenza a separare in modo irrevocabile i contesti tecnico/scientifici da quelli umanistici. Ciò è avvenuto anche tra seo e blogger, come se fare seo presupponesse un’ignoranza totale su ogni versante umanistico/letterario, e come se un blogger non potesse in alcun modo avere alcuna competenza tecnica o quantomeno una base “smanettona”.
Di nuovo, perché?
Forse dalla necessità di volersi ritagliare una nicchia in cui solo pochi possono entrare con determinati e stringenti canoni, come un clan massonico, e superando delle prove prestabilite?
I blogger hanno dalla loro parte il risentimento di aver per un periodo subito le angherie dei seo, i quali senza alcuno sforzo contenutistico e stilistico posizionavano i loro siti e post in prima pagina con prepotenza tecnica; i seo, invece, hanno dovuto subire attacchi sulla scorrettezza e sulla disonestà dei loro artifici pro-algoritmo.
Qualunque sia il motivo orasiamo ad un punto di congiunzione tra i due microcosmi, seo e blog, e chi non si è adattato o non lo farà a breve ne pagherà le conseguenze.
Blog con seo: i benefici
I contenuti del web crescono ogni giorno ininterrottamente. Siamo arrivati ad una cifra astronomica di blog nel mondo: eravamo a quota 181 milioni nel 2011, quindi siamo di certo arrivati oltre i 200 milioni. Perciò, come fare a distinguerci in mezzo a tutti questi dati?
Certamente la capacità di scrittura, l’originalità, la costanza e la dedizione nella cura dei contenuti renderanno il tuo blog frequentato, ma come combatti la concorrenza?
Come speri di essere letto, condiviso, approvato e quant’altro se le persone non riescono a trovarti sul web, o se comunque sei troppo lontano nelle pagine dei motori di ricerca da ciò che gli utenti ricercano con frequenza e con poco tempo a disposizione?
Come puoi, tu blogger, assicurare le visite e la diffusione dei post del blog aziendale che curi se non hai un minimo di accortezza nei parametri seo?
L’azienda non sarà contenta di vedere che il piano editoriale del blog non sta portando alcun risultato a livello di traffico, e perciò senza la giusta visibilità (correlata ai fattori seo) non ci sarà l’aumento dell’ esposizione online del brand, non si migliorerà il raggiungimento degli obiettivi aziendali (che purtroppo non sono legati solamente alla creatività, ai contenuti accattivanti ed alla correttezza linguistica o all’intrattenimento, ma possono essere contatti, vendite, etc), e non ci si farà conoscere in rete.
Per questo bisogna lasciarsi andare e farsi contaminare dalla seo, perché non è ciò che inficerà e sporcherà il vostro lavoro; sarà quel quid in più che produrrà risultati più brillanti e renderà maggiore giustizia ai vostri sforzi.
In questo caso il cambiamento è necessario alla sopravvivenza, e allo stesso modo è proprio ciò che hanno dovuto fare anche i seo.
Seo con blogger: i benefici di contenuti originali
I fattori seo sono cambiati, anche in modo decisivo e pesante, secondo gli addetti del settore.
Dopo gli aggiornamenti di Panda e Penguin 2.0, le strategie seo scevre di contenuto rilevante, originale e ben architettato hanno detto addio ai buoni risultati di posizionamento, e sono andate incontro a pesanti penalizzazioni.
Le content farm ed i contenuti di bassa qualità (in precedenza le armi principali) sono oramai da evitare in modo assoluto e perentorio. Con consapevolezza bisogna comprendere che ci si deve orientare su contenuti ben scritti ed elaborati, che diano un contributo di qualità, dato che la quantità non è più sufficiente agli scopi seo.
Tra i fattori seo analizzati anche quest’anno da Searchmetrics troviamo che i content factor hanno guadagnato diverse posizioni rispetto al 2012.
Il buon posizionamento è legato ad una quantità di testo maggiore e ad una maggior integrazione di media addizionali, ossia immagini e video.
Come possiamo notare qui sotto dalla ricerca Searchmetrics, in cui viene presentata la relazione fra i risultati della ricerca su Google e l’influenza dei vari fattori, in base alla correlazione di Spearman, è presente un alto coefficiente di correlazione positivo per un determinato fattore se le pagine ben posizionate su Google includono quella caratteristica o più di una caratteristica: il contenuto rilevante determina il posizionamento.
Inoltre con l’aggiornamento dell’algoritmo che penalizza i link innaturali ed artificiosi, bisogna cercare di ottenere link naturali e non “forzati”. Questo è possibile innanzitutto ricorrendo ai guest post, in cui il contenuto è il re indiscusso e sovrano, e alle tecniche di seo copywriting.
Bisogna quindi affinare anche la tecnica del link baiting, ossia quei link-esca che possono scaturire dalla produzione di contenuti di qualità che sono interessanti, unici ed autorevoli, e danno una grande visibilità e generano link naturali, alleati preziosi e necessari.
Conclusioni
I seo ed i blogger devono collaborare ed arrendersi alle contaminazioni: non c’è seo senza contenuto di qualità originale e rilevante, e non c’è post condiviso o blog aziendale affermato che viaggino da soli senza l’aiuto della Search Engine Optimization. A parte le dovute eccezioni.