Quando ho un po’ di tempo libero vago sul web alla ricerca di novità e informazioni su internet, nuove tendenze digitali e tecnologia in tutte le sue forme e qualche settimana fa saltando da un video ad un altro su YouTube mi sono imbattuto nella video-presentazione di Quag. Avevo già sentito parlarne e letto qualcosa in giro ma non avevo approfondito più di tanto l’argomento, finché non ho deciso di crearmi un account e provare.
Cos’è Quag?
Quag (da i due termini inglesi Query e Tag) è un interest network, o meglio un social network basato sugli interessi, nato poco più di un anno fa da un’idea di un gruppo di giovani sviluppatori italiani e “permette agli utenti di interagire in base alla similarità dei loro interessi e di trovare o dare la risposta più adatta e completa a quesiti in vari ambiti d’interesse, dalla tecnologia al giardinaggio, dalla cucina ai motori, dalla letteratura alla salute”.
Come funziona?
Il concetto di base è molto semplice in quanto, Quag si rifà ai “vecchi” forum con un aspetto grafico molto più gradevole e una quantità enorme di argomenti trattati e, in più, presenta una serie di evoluzioni che lo rendono attraente a un pubblico sempre più social.
Una volta creato l’account, specificato i propri interessi ed effettuato l’accesso, è possibile creare una nuova discussioni o ricercare, all’interno, domande e informazioni che si rifanno ai nostri dubbi/curiosità. Per i nuovi thread, oltre ai 180 caratteri a disposizione, è possibile inserire ulteriori dettagli in un riquadro sottostante. Uno dei valori aggiunti di Quag è che si possono arricchire le discussioni con foto, video e link a contenuti esterni, rendendo il tutto molto più fruibile, immediato e organico; in più tra le altre cose e possibile interagire come utente anonimo. Infine, prima di pubblicare la domanda è necessario inserire da una a tre parole chiave in modo da “categorizzare” la discussione, e raggiungere gli altri utenti interessati agli argomenti richiamati.
Le discussioni e le risposte che si generano grazie all’interazione tra gli altri utenti, vengono valutate dagli altri “quaggers” con il voto “utile” che è possibile assegnare ad ogni singola interazione. Questo consente a chi ha risposto in modo adeguato di essere classificato come esperto per quel determinato argomento, rendendo i contenuti ritenuti maggiormente utili più visibili agli altri.
Che tecnologia utilizza?
Il team di sviluppo ha ideato un algoritmo che si chiama Sbig, Search based interst graph, la cui caratteristica è che offre risultati di ricerca pertinenti agli interessi dichiarati dall’utente nel proprio profilo e da quelli indotti. “Il nostro algoritmo miscela sapientemente tre livelli di connessione: sinonimie, ad esempio pneumatici invernali è connesso a gomme da neve, concetti correlati come oroscopo con astrologia, e iperonimie per cui gli interventi sono ricondotti in modo automatico a categorie estese” dice Luca Giorcelli, ideatore e progettista di Quag.
Inoltre, recentemente è stato reso disponibile anche l’Add-on di Quag per Firefox e Chrome che permette di ricevere le notifiche direttamente sul browser, senza dover necessariamente tenere aperto il social network. Il Quag-in può essere utilizzato per le ricerche su Bing e iStella ma anche su Amazon ed Ebay e questo permette di rivolgersi direttamente alla community di quaggers per avere dei suggerimenti o dei feedback sull’oggetto che intendiamo comprare.
Non vi resta che provarlo. Ci vediamo su Quag!?