Parole inerenti alla Search Engine OptimizationPartiamo con un esercizio di astrazione.

Siete i proprietari di una pizzeria ma siete insoddisfatti perché avete pochi clienti. Decidete di fare qualcosa di concreto: mettervi all’angolo della strada principale per invitare i possibili avventori a venire a mangiare da voi. Quando fermate un cliente però dovete spiegargli come arrivare al vostro locale: in che modo gli dite qual è la strada che dovranno percorrere? Con quali parole?

Opzione A: “Gira di qui, vai avanti un po’ e sei quasi arrivato. Se non trovi la pizzeria chiedi a qualcuno”

Opzione B: “Gira al primo angolo a destra, vai avanti 200 metri e quando trovi l’edicola Rossi gira a destra, la mia pizzeria è dopo 20 metri”

Con quale delle due opzioni arriverà in pizzeria il maggior numero di persone, senza perdersi o stufarsi durante la ricerca? Ovviamente con l’opzione B.

L’algoritmo di Google funziona più o meno allo stesso modo: più informazioni trova tra le parole chiave (keywords) di un sito e più lo indicizzerà, facendolo crescere nel posizionamento (ranking).

I 3 elementi del Motore di Ricerca

Un motore di ricerca funziona secondo 3 punti chiave:

  1. Il Crawling. È l’attività effettuata dai robot di Google (i crawler) che scandagliano la rete raccogliendo e immagazzinando i dati.
  2. L’Indexation. È il processo con cui i dati trovati dai crawler vengono ordinati nei database, secondo la pertinenza con la chiave di ricerca.
  3. Il Ranking. È il processo finale e fondamentale, quello che più ci interessa e l’unico dei tre su cui noi possiamo intervenire: è il processo grazie al quale il motore di ricerca posiziona le pagine per attinenza e qualità.

Ottimizzare i fattori di ranking, cioè rendere un sito il più focalizzato possibile sulla richiesta di un utente (query), è il compito della SEO, la Search Engine Optimization.

Le fasi della Search Engine Optimization

Quando intraprendo su un sito un’azione SEO, devo partire con una fase di ascolto (listening): è fondamentale analizzare e capire qual è e come si muove il mio settore di riferimento, chi sono i miei eventuali competitor, chi fra di questi è il leader, capire i punti di forza e quelli di debolezza, “ascoltare” attentamente le conversazioni che avvengono in rete per captare le parole chiave usate più frequentemente dagli utenti della mia nicchia.

Effettuato il listening, passo a definire gli obiettivi che voglio raggiungere e definisco le keywords, avendo ben presente che devono essere:

  • coerenti semanticamente con l’argomento del sito;
  • tali da genererare il maggior traffico e le relative conversioni:
  • le meno costose in termini di posizionamento. 

Le andrò ad inserire nel sito in ordine di importanza e pertinenza, in uno schema a piramide sulla cui sommità andrà la keyword più “pesante” e via via, scendendo verso la base della piramide, quelle di minor peso, che saranno basate sulla localizzazione e sulle esigenze più specifiche e settoriali degli utenti.

La SEO è quindi un’operazione tecnica ma anche, e soprattutto, di marketing: quando inserisco le keywords in un sito devo pensare sia a qual è  il mio obiettivo, sia a chi sono gli utenti da cui voglio farmi trovare, immaginando già con che parole effettueranno la richiesta sul motore di ricerca.

Per generare ed organizzare le keywords esistono molti tool. Alcuni sono gratuiti come Keyword Planner; altri, come Sem rush, sono in versione free limitata e completa a pagamento.

La corona del re

Ricordiamoci però che i migliori tool per generare keywords ed ottimizzare il ranking di un sito sono gratis e sono alla portata di tutti: sono il cervello e il buonsenso.

Il cervello ci aiuterà ad individuare obiettivi e target degli utenti e le migliori keywords; il buonsenso andrà usato sempre durante la generazione dei contenuti, perché scrivere naturalmente, scrivere per soddisfare i lettori, equivale a scrivere bene anche per il SEO: “Content is (always) the king“.

3 thoughts on “La SEO questa sconosciuta: come ragionano i motori di ricerca.

  1. Arrivo in ritardo, ma arrivo. Ottimo post Silvia. L’argomento è talmente vasto da correre il rischio di diventare dispersivi e non dire nulla. Invece, tu hai saputo focalizzare l’attenzione, con uno stile fresco e coinvolgente sin dall’inizio.
    I link ai tool gratuiti sono una chicca da appuntarsi subito!

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