
La comunicazione aziendale è sempre stata alla base delle strategie di marketing. Appena qualche anno fa si basava su un monologo che veniva diffuso su tutti i canali (radio, tv, giornali). L’aumento degli spazi pubblicitari era una strada aperta verso il successo. Con l’arrivo dei social la comunicazione aziendale è cambiata sbarcando prepotentemente su internet! E’ proprio nel web che gli utenti si muovono per reperire tutte le informazioni sui prodotti che vogliono acquistare, consultando siti e forum in cerca di feedback e di commenti sulle caratteristiche o sul customer care.
La fiducia dei compratori è ormai rivolta, non alle dichiarazioni delle aziende, ma alle opinioni degli altri utenti che hanno già scelto quel prodotto. In quest’ottica l’azienda non può rimanere in disparte né inseguire i vecchi monologhi, ma deve entrare nel dialogo trasformando il tipo di comunicazione aziendale. Attenzione però l’errore è alle porte: non bisogna solo esserci, ma farlo nel modo giusto, adottando i canali social e il loro linguaggio e sfruttandone appieno le potenzialità e le opportunità che si presentano.
Le ultime statistiche, basate su aziende americane ed europee, sottolineano che le aziende iniziano ad essere sui social media con una preferenza spiccata per Facebook scelto spesso perché non conoscono o trovano difficili gli altri canali social. L’uso è spesso sbagliato perché le aziende creano un profilo personale per avere la possibilità di richiedere le amicizie ottenendo rapidamente contatti. Facebook è percepito come un canale che rende più immediata la comunicazione aziendale ovviando a siti statici che le aziende non vogliono riorganizzare per mancanza di tempo, disponibilità economica, personale qualificato o attenzione.
La comunicazione aziendale sui social, però, spesso si rivela un tentativo di riportare le esperienze pregresse di marketing push e di monologhi ormai inefficaci sul web. La convinzione generale delle aziende è che possono essere sui social con pochi sforzi, senza strategie e senza avvalersi di professioni del settore. Il personal branding, che dovrebbe guidare le aziende e le persone, è un argomento ancora sconosciuto e si scontra con la considerazione dei social network come luogo di svago in cui poter postare qualsiasi comunicazione ignorando un elemento fondamentale ovvero la sensibilità della rete che, forte della condivisione, può ribellarsi o ribattere ad atteggiamenti che non seguono la netiquette. E’ facile ritrovare in rete casi di epic fail ovvero attacchi disastrosi alla reputazione aziendale che, spesso, non sono che una conseguenza di azioni di marketing dell’azienda stessa. A quel punto, senza un’adeguata preparazione e professionisti in gamba, correre ai ripari è davvero impossibile.
Ma allora qual è il modo giusto di fare comunicazione aziendale nell’era dei social ? Proviamo a rispondere in 4 punti:
-
Perché? Se l’obiettivo è solo imitare la concorrenza stiamo commettendo un errore che ci costerà caro perché è vero che non si può non comunicare, ma anche farlo nel modo sbagliato può essere un rischio. La risposta dovrebbe essere: ascoltare la rete per capire tempestivamente le esigenze e i bisogni dei clienti, ampliare la clientela e fidelizzare i vecchi clienti, apportare valore alla rete e mettersi in discussione in modo costruttivo.
-
Come? Elaborare una nuova strategia di comunicazione aziendale trasformandola completamente, affidandosi a professionisti del Social media Marketing e cercando di sfruttare i social media secondo gli schemi e il linguaggio proprio di ogni social media.
-
Quando? La tempistica è uno degli elementi essenziali per ottenere la fiducia degli utenti dobbiamo far capire che siamo pronti a rispondere a dubbi, domande e commenti.
-
Dove? Ogni azienda ha il suo stile e le sue modalità, ma è necessario fare un’analisi preliminare di listening per capire dove e come si parla già del brand.
Infine per fare la differenza dobbiamo cercare di lanciare campagne creative e innovative per trovare nuove applicazioni e usi ai canali social ricordando i valori aziendali e facendo storytelling. E se siamo ancora ai primi passi è sempre utile ascoltare la rete e prendere spunto dagli epic fail o dai successi dei nostri concorrenti.
Image Credits: pixabay.it