Facebook aziende

L’enorme sviluppo di internet e l’avvento dei social networks rappresentano oggi un’opportunità per le piccole e medie imprese italiane, soprattutto in anni di crisi economica. Proprio per queste aziende, che non possono servirsi delle stesse risorse delle grandi multinazionali, il web marketing è uno strumento che può dare risultati più che soddisfacenti. Uno strumento che, a dire il vero, diventa ogni giorno più indispensabile.

Facebook, per queste aziende, è una delle armi potenzialmente più potenti a disposizione.

Partiamo dai dati: circa un miliardo di utenti attivi in tutto il mondo, più di 22 milioni di utenti attivi in Italia (vedi Osservatorio di Vincos Blog) con una preponderanza della fascia 36-45 anni. Se i promotori del Cluetrain Manifesto avevano ragione e i mercati sono conversazioni, Facebook è lo strumento principe per stimolare questo dialogo. La creazione di Zuckerberg, grazie all’elevato grado di interattività, diventa un’agorà digitale nella quale i clienti/utenti interessati a un determinato prodotto possono incontrarsi, ascoltare ed essere ascoltati.

A una PMI, in particolare, creare una pagina su Facebook può permettere di: rafforzare il rapporto con i clienti già acquisiti e pubblicizzarsi per la ricerca di nuovi;postare aggiornamenti sui prodotti/servizi offerti e promuovere eventuali eventi; fornire assistenza ai clienti in modo nuovo ed efficace; creare una community che segua il brand e si rispecchi nei suoi valori. Il tutto condito dalla possibilità di utilizzare i Facebook Insights (di recentemente è stato lanciato un aggiornamento importante), che permettono di misurare in maniera “scientifica” la risposta della community ad ogni post.

L’apertura di una pagina aziendale su Facebook, beninteso, non può essere frutto di improvvisazione: richiede competenze, conoscenze e un impegno quotidiano; sottende alla creazione di un preciso piano editoriale e all’integrazione di questo strumento in una articolata strategia di Web Marketing.

Attenzione: l’improvvisazione e la poca professionalità possono infatti portare a errori che possono marchiare l’impresa per lungo tempo.

Tra gli esempi di casi italiani di successo vorrei presentarne uno che conosco da vicino e ritengo estremamente valido: la fanpage di CharmingItaly.com.

Scopo della fanpage, ribadito nella descrizione della stessa, è di presentare all’utente il meglio dell’Italia: il cibo, l’arte e la cultura, i paesaggi, il made in Italy e gli hotel di qualità. Si aggrega attorno al marchio una comunità già esistente di persone che amano l’Italia nelle sue varie sfaccettature, le si coinvolge con notizie interessanti, le si stimola a fornire il proprio contributo.

Esempio lampante di questo è l’album fotografico “Your shots”: si chiede ai propri utenti di condividere le foto scattate durante le vacanze. Risultato: una bella raccolta composita di immagini che contribuiscono a stimolare la voglia di scoprire l’Italia.

Il coinvolgimento dell’utente è al centro dell’opera del community manager che ascolta gli utenti (post sondaggio: “What does Italy mean for you”); li coinvolge in simpatici contest (post “Can you name 3 Popular Italian Villas?”); li aiuta a informarsi indicando o producendo contenuti ad alto valore aggiunto (post “The Best of Bologna, 10 Must Do’s to Enjoy your Stay”).

L’interazione per ogni post è alta, le risposte agli utenti precise e puntuali, il linguaggio è semplice è diretto. Si fa larghissimo uso di foto e video ad alto impatto emotivo che contribuiscono ad alimentare il sogno di chi desidera visitare l’Italia.

Il risultato è una pagina che dal 2010 è riuscita ad ottenere 6,176 likes e 981 talking about this. Un risultato di tutto rispetto se si pensa alla concorrenza che si ha sul tema.

Sembra che chi sta dietro a CharmingItaly.com sia riuscito a fare abilmente ciò che Giampaolo Colletti descrive:“Intercettare la community significa innanzitutto mettere tra parentesi l’estensione diretta del proprio brand, per far emergere i valori, la filosofia e l’anima stessa dell’azienda.”

L’anima dell’azienda, al di là delle logiche commerciali, è di vendere un sogno chiamato Italia. A vedere la reazione del suo pubblico, ci riesce al meglio.

Altre fonti:
Miriam Bertoli, Web Marketing per le PMI, Hoepli 2012
Giampaolo Colletti, Vendere con le Community, Gruppo 24 Ore, 2011

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